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Selargius (CA)

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Localizzazione

Stato: Italia
Regione: SARDEGNA
Provincia: Cagliari

Territorio

Nome in dialetto: Ceraxius
Altitudine: 10.00 m s.l.m.
Superficie: 26.67 km2
Abitanti: 28487

Altre informazioni

Nome Abitanti: Selargini (ceraxinus, cerexinus)
Patrono: San Lussorio il 15 agosto
Prefisso: 070

Contatti

Email Comune: -
Telefono Comune: 070 85921

Stemma

Descrizione

Selargius (Ceraxius, ufficiale, o anche nella forma Ceraxus, in sardo) è un comune italiano di 28487 abitanti della città metropolitana di Cagliari, situato nella parte meridionale della Sardegna e conurbato col capoluogo.
È attestato che la zona di Selargius era fortemente popolata già nel periodo pre-nuragico, come testimonia il villaggio eneolitico di Su Coddu di cultura di San Michele di Ozieri e Sub-Ozieri e i villaggi di Cuccuru Matt'e Masonis e Staineddu. All'epoca nuragica appartiene il pozzo sacro di Santa Rosa.

Nei secoli successivi la popolazione si concentrò in due borgate che diedero origine all'odierno abitato: Cellarium (nome con cui i romani chiamavano un deposito di derrate agricole) e Palmas. Quest'ultimo scomparve durante il XIV secolo.

Selargius fece parte del giudicato di Cagliari, nella curatoria del Campidano di Càlari, fino al 1258. Successivamente passò ai pisani, agli aragonesi e per brevi periodi agli arborensi, durante le guerre che contrapposero il Giudicato di Arborea invasore e il Regno di Sardegna, parte della Corona d'Aragona. Nel 1366 Mariano IV d'Arborea costruì nei pressi di Selargius un campo fortificato per bloccare i rifornimenti verso Cagliari.

Lo storico Carta Raspi nella sua "Storia della Sardegna" scrive:
«Il quartiere generale di Mariano era in Salarjo, indubbiamente Selargius; un campo trincerato che gli Aragonesi chiamano "bastida". Punto eminentemente strategico, alle spalle di Cagliari, ne dominava tutto il retroterra fra la spiaggia di Quartu e lo stagno di Santa Gilla...»

(Raimondo Carta Raspi, Storia di Sardegna, pag. 666)
La trincea o fossato è ancora visibile in uno stabile di via Rosselli con una vecchia arcata e piloni che affondano circa 3 metri sotto il piano stradale. La trincea formava un quadrato quasi perfetto di 4 ettari con lati di 200 m corrispondenti alla via Rosselli, la parte iniziale di via San Niccolò, un tratto di via Roma, dove il fossato corrispondeva con il letto del torrente, e la via Pisacane che terminava in una strettoia "uttureddu", non più esistente. Nel punto medio del tratto sulla via Roma si ergeva "Su Kuatteri" dotato di solide fondamenta per arginare le piene del torrente che, scendendo da nord, inondava tutta l'area e causò danni alle case e alle persone alla fine dell Ottocento.

Dopo anni di guerra, a seguito della vittoria aragonese sugli arborensi, Selargius nel 1324 fu data in feudo dal re d'Aragona Giacomo II il Giusto a Berengario Carroz e a sua moglie Teresa Gombau de Entença. Formatasi nel 1363 la contea di Quirra, sempre feudo dei Carroz, il paese vi fu incorporato. Trasformatasi la contea in Marchesato nel 1603 con i Centelles, fece parte di quest'ultimo e fu compreso nella baronia di San Michele. Dai Centelles passò agli Osorio de la Cueva, ai quali fu riscattato nel 1839 con la fine del sistema feudale.

Il comune di Selargius nel 1928, per virtù dei poteri conferiti al Governo dai Decreti del 1927 e 1928, con Quartucciu, Pirri e Monserrato, viene aggregato al comune di Cagliari, dal quale nel 1947 viene nuovamente separato.

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