La chiesa, opera dell’architetto Di Tomassi, edificata nel 1959, si distingue per la sua struttura in stile moderno, con un ampio prospetto esterno e con terminale curvilineo, affiancato da un alto campanile a canna quadrata.
Ospita sulla facciata un mosaico di Filippo Figari, uno dei maggiori pittori sardi del primo Novecento, nato a Cagliari nel 1885 e morto a Roma nel 1973, che rappresenta San Giovanni Battista che raccoglie i frutti della terra irrigata dalla diga di Monte Pranu.
Il mosaico inserito nella facciata della chiesa di San Giovanni Battista risale agli anni 1958-59 e fu commissionato dal Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis in sostituzione della vetrata inizialmente prevista dal progettista.
Lo studio della corrispondenza relativa a quest’opera ha permesso di ricavare preziosi dati sulle scelte dell’artista in merito all’iconografia, ai materiali e alle modalità di esecuzione. Ecco come l’autore descrive l’opera: «La composizione si propone […] di imprimere nel ricordo dei fedeli e dei visitatori la visione dell’opera di redenzione agraria che ha dato vita all’intera regione.
Ai lati della figura centrale, due immagini sacre rievocano i frutti dell’agricoltura e della pastorizia che costituiscono l’auspicata risorsa della bonifica. Nella parte inferiore è riprodotta la visione della diga, la prospettiva del lago e delle colline circostanti».