Le tombe furono costruite dalle popolazioni della Cultura di Ozieri durante il Neolitico Recente e riutilizzate fino all’età del Bronzo Antico.
Durante gli scavi archeologici furono rinvenuti alcuni idoli femminili in pietra della Dea Madre e due crani trapanati, probabile traccia di antiche pratiche terapeutiche. Di notevole interesse corna e protomi taurine che, scolpite sulle pareti delle tombe, rappresentano il Dio Toro, divinità maschile posta a protezione del sepolcro e simbolo della forza riproduttrice.
Alcuni ipogei hanno subito lo sfondamento delle volte in seguito alla realizzazione, in età storica, di profondi solchi paralleli scavati sul banco roccioso che costituiscono un mistero ancora da svelare. Il sito è strettamente legato al vicinissimo santuario di Monte d’Accoddi, unico altare a terrazza del Mediterraneo occidentale, in cui le comunità si riunivano per celebrare riti agrari di fertilità.