Santu Leséi è situato nella parte più a nord del territorio di Nule, al confine con quello di Osidda. Non c’è nuraghe o almeno non c’è più nuraghe, ma ci sono tracce evidenti di un villaggio preistorico. Ai piedi del colle, sussiste quasi intatto un piccolo dolmen neolitico. In posizione orizzontale, accanto all’ingresso primitivo del dolmen, è situato un basso menhir che era certamente posto come segno dell’ingresso del dolmen stesso. Santu Leséi è stato reso famoso dal ritrovamento casuale di quello che è ormai chiamato “bronzetto di Nule”, il toro androcefalo.
La presenza in sito del prezioso reperto, oggi custodito nel museo archeologico di Cagliari, è da ricondurre al culto delle acque: la fonte indispensabile per la vita, resa sacra dagli uomini, in cui i bronzetti venivano deposti come “ex-voto”, cioè come atti di culto propiziatorio o di ringraziamento la statuetta è la rappresentazione di un essere con il corpo di animale e la testa d’uomo. Ancora oggi il bronzetto di Nule è avvolto nel mistero.