Si tratta di una serie di ambienti aperti sul fianco occidentale di una collinetta di roccia calcarea. Il nucleo principale, frutto di varie trasformazioni relative a diverse fasi dell'utilizzo nel corso dei secoli, è costituito da tre ampie celle collegate fra loro e disposte in successione da Nord a Sud.
Gli ambienti si affacciano su uno stretto terrapieno contenuto da un muretto a secco moderno, la parete di roccia presenta, ai lati dell'ingresso dal vano centrale, due strette gradinate scavate nella parete rocciosa, attraverso le quali è possibile raggiungere il pianoro soprastante.
L'aula più a Nord è quella che ha subito maggiori trasformazioni; presenta una pianta irregolarmente quadrangolare, con la parte destra sopraelevata rispetto al resto dell'ambiente.
Una serie di confronti con analoghi esempi di architettura rupestre permettono di riferire ad una trasformazione dell' ipogeo in età altomedievale la fossa rettangolare scavata a ridosso del piano rialzato, il balcone risparmiato nella roccia, che corre lungo la parete apposta all'ingresso, e le nicchie scavate nelle pareti.
Ad una frequentazione degli ambienti da parte di Cristiani rimanda la presenza di una croce incisa sull' architrave della porta che mette in comunicazione questa con la seconda aula.
Meno chiaramente leggibili sono gli interventi nel secondo e terzo ambiente, a causa della profonda erosione della roccia, che in più punti si presenta friabile e polverosa. Ad età moderna sono da riferire il caminetto alla destra dell'ingresso e la sistemazione dell' ingresso stesso.