Orari:
Luglio-Agosto
ME-DO 10:00-13:00 e 16:00-20:00
Biglietto:
Intero - euro 5,00 - dai 16 ai 65 anni
Ridotto - euro 3,00 - minori dai 7 ai 15 anni, adulti oltre 65 anni, accompagnatori di gruppi e classi scolastiche eccedenti il numero di 2 accompagnatori, per cui è previsto l'ingresso gratuito
E-mail: [email protected] - [email protected]
Sito web: www.museotecnologiacontadina.com
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Il Museo della Tecnologia Contadina è nato nel 1976 ad opera del Centro di Cultura UNLA all’interno di un intervento organico nel settore dei Beni Culturali e Ambientali di Santu Lussurgiu.
Maestro Francesco Salis, che ne è stato l’ideatore, sin dalla sua nascita è stata la voce narrante del museo curandone l’esposizione e la valorizzazione con studi e ricerche nel settore demoetnoantropologico.
Situato in una caratteristica casa padronale del XVIII sec., il museo raccoglie oltre 2.000 strumenti da lavoro ed oggetti del passato di uso quotidiano, riguardanti il territorio e la cultura tradizionale lussurgese.
Il museo è articolato in diverse sale espositive:
sala A - pannelli didattici, orologio del campanile e sgranatrice del mais;
sala B - arnesi per il lavoro della terra, la conservazione dei cereali, recipienti e arredi pastorali, arnesi del carbonaio;
sala C - strumenti per la filatura, tessitura e cucito;
sala D - strumenti per la cucina;
sala E - strumenti degli artigiani;
sala G - grandi macchine agricole;
sala H - mulini ad acqua, macine asinarie, alambicchi;
sala I - strumenti per viticoltura;
sala L - strumenti da caseificio e frantoio;
sala M - reperti archeologici.
Nel Museo della Tecnologia Contadina sono documentati aspetti tradizionali della vita e delle attività produttive lussurgesi. Vi troviamo una delle più interessanti collezioni sarde di oggetti della vita rurale dell'epoca passata. Trattasi di oltre duemila strumenti riuniti secondo le attività per le quali furono usati.
Tutti gli oggetti sono corredati da un catalogo, locandine che illustrano i canti e i giochi infantili del passato, oggetti legati all'attività dei contadini, dei pastori e dei carbonai. Una sezione è dedicata alle macchine degli artigiani e dei loro apprendisti. Sono esposti inoltre alambicchi, recipienti e macchine per la viticoltura e la vinificazione, macchine e recipienti da caseificio e da frantoio.
Seguono gli attrezzi di lavoro femminili riguardanti la filatura, la tessitura, il cucito. In una sezione etnografica si possono ammirare gli indumenti da lavoro, da festa e da cerimonia. Infine sono presenti mezzi di trasporto, macchine agricole e idrauliche che costituiscono un corpus documentario di particolare interesse.