La chiesa di “Santu Teru” (San Teodoro), datata intorno al 1300, si trova nelle campagne omonime di Ruinas a circa quattro km dal paese.
Dall’altopiano su cui sorge si possono ammirare stupendi panorami, si intravedono la catena del Gennargentu, i monti di Isili, l’altopiano della Giara, i monti del Ghilarzese, il monte Arci ed il monte Grighini.
La chiesa ha pianta rettangolare con sagrestia sul lato destro, presenta due speroni sui fianchi in corrispondenza dei capitelli interni sui quali originariamente poggiavano gli archi a sesto ribassato che sostenevano le travature e la copertura in legno.
Fino al 1720 la chiesa era efficiente, il che dimostra la presenza di vita nel villaggio, nel 1754 l’Arcivescovo di Oristano, Luis Manuel, ordina che siano ben chiuse le porte e richiama la scomunica per chi osasse profanare la sacralità. Questa data segna la fine della vita nel villaggio e la chiesa subisce un lungo periodo di abbandono. Attraverso i secoli, la costruzione ha subito diversi restauri.
Nel 1920, viste le precarie condizioni della copertura, fu eseguita la completa sostituzione dei tavolati in legno allo scopo di adibire la chiesa a lazzaretto, poi nel 1958 e infine nel 1980 l’ultimo intervento che ha visto la realizzazione di una nuova pavimentazione, la realizzazione di una nuova copertura e di tutte le rifiniture interne; negli anni seguenti seguirà la sistemazione del sagrato.
La struttura non ha subito modifiche strutturali, a parte l’abbattimento del campanile a vela che non è stato mai ricostruito. Nella memoria dei nostri avi si dice che le chiese di San Teodoro in Ruinas, di San Lussorio in Fordongianus e di Santa Susanna in Busachi fossero chiese sorelle e godessero della loro posizione per guardarsi a vicenda e richiamarsi col suono delle loro campane.