Il nuraghe più rappresentativo è senz’altro quello di "Tradori" il cui mastio, che conserva la camera inferiore ancora intatta, è interrato fino all'altezza del vertice delle nicchie.
L'accesso al corridoio è possibile solo tramite il crollo all'altezza del triangolo di scarico dell'architrave. La scala oraria, facilmente individuabile dall'alto del piano sovrastante è interessata da un crollo che ne impedisce la fruibilità dall'interno anche perché è pressoché completamente interrata.
Nel piano superiore, oltre alla sala residua di poche filari in alzato, si individua perfettamente un piano di mezzana che si trova ricavato entro il muro perimetrale posto sopra il corridoio d'accesso.
Le quattro torri del quadrilobato, sono impraticabili, benché conservino ancora una discreta altezza fuori terra. Molto più rovinate sono le torri appartenenti all'antemurale.