La chiesa della Madonna di Carcaxia (X-XII sec.) apparteneva ad una villa medievale facente capo all’antica Curatoria di Bonòrcili, distrutta dai Saraceni nel XV secolo.
Secondo una credenza popolare i superstiti si rifugiarono in quello che attualmente è l’abitato di Mogoro. La parola Cracaxia nasce dall’unione di due termini sardi: cracca (schiaccia) e axia (uva).
L’antica chiesetta fu dedicata, secondo la tradizione, alla Vergine Assunta in Cielo; a testimonianza di ciò è rimasta la consuetudine nel popolo mogorese la sera prima dell’Assunzione, di passare la notte nelle vigne del territorio di Carcaxia e fra canti, balli, cene e carri parati a festa, prepararsi alla celebrazione.
La chiesa fu ricostruita nel 1921, grazie ad una raccolta di fondi che coinvolse tutti i mogoresi.