Situato a circa quattro km. da Bosa lungo la strada Bosa Alghero, il sito, nella omonima località, ha consentito di documentare un vasto insediamento abitativo e produttivo, ascrivibile ad un ampio ed articolato arco cronologico dall’epoca nuragica all’età romana imperiale.
Gli scavi (ancora in corso) hanno portato alla luce interessanti strutture quali i resti di un Nuraghe a pianta complessa, un pozzo di epoca nuragica, in precario stato di conservazione, composto da due parti distinte: la scala e la camera a “Tholos”, che racchiudeva la vena d’acqua e di cui sono visibili solo alcuni filari costituiti da grandi blocchi squadrati. Ad epoca romana vennero attribuite le strutture murarie, che parzialmente insistevano sull’abitato nuragico, costituenti numerosi ambienti contigui, a modulo rettangolare, tipici di un centro abitativo.
In una zona antistante, a circa centocinquanta metri si individuò una vasta e complessa area “lavorativa-produttiva”, incentrata su tre strutture, perfettamente visibili, costituite da due vasche rettangolari, accuratamente scavate nella roccia, a breve intervallo l’una dall’altra, con gli spigoli arrotondati. In ciascun impianto le vasche, disposte in pendenza, risultano adiacenti lungo l’asse longitudinale e collegate fra loro da un foro. Intorno ad ogni struttura si trova una larga canaletta.