L'aspetto attuale della chiesa è il risultato di profondi rimaneggiamenti, cominciati a partire dagli anni Venti del nostro secolo con la sopraelevazione del campanile, poggiante su un basamento a scarpa di età medioevale. Il confronto con foto d'epoca consente di vedere i radicali mutamenti subiti dalla chiesa, che oggi mostra una veste neo romanico-gotico, mescolando con disinvoltura archi a tutto sesto e acuti.
L'edificio, isolato nella piazza e un tempo circondato dal cimitero, è di forme tanto semplici da sembrare «false», scandite per l'intero perimetro da grossi contrafforti, che divengono obliqui in corrispondenza delle testate del transetto e del presbiterio. Un alto campanile sorge sul lato destro, concluso da una cuspide. Malgrado le trasformazioni e le pesanti ridipinture, anche in colori contrastanti, dell'interno, è possibile «leggere» nella planimetria lo schema gotico-catalano, diffusosi in Sardegna dopo la conquista aragonese: navata con archi di rinforzo e contrafforti (che contenevano eventuali cappelle) e presbiterio (capilla mayor) più stretto e più basso.