L'edificio, nel centro dell'abitato, ospitava la confraternita fondata il 28 maggio 1613. Il prospetto ascrivibile ad una interpretazione non colta di moduli barocchi, richiama quello della Pietà per i terminali a doppia inflessione, ma è impreziosito da un campanile a vela con alte volute. Il portale richiama la tradizione aragonese dell'architrave con mensole, mentre sul lato sinistro è visibile la cornice di una finestra, in parte deteriorata, ma rivelante ancora modi seicenteschi.
L'interno molto semplice consta di due campate ricoperte in legno e canne con archi acuti di separazione. Il vano terminale, oggi deturpato dal tamponamento di archi d'accesso, è suddiviso in due vani voltati a botte, ciascuno con due nicchie; una reca un dipinto, rovinato, ma fresco e ingenuo con cherubini e la Pentecoste, l'altra ha decorazioni in stucco con cherubini e conchiglia.