Ad una distanza di circa 200-250 m in direzione S/SE dal complesso sacro di Janna 'e Pruna, nell'antico alveo del Riu Remulis, a quota 530 m s.l.m., in epoca nuragica è stata realizzata una fonte sacra in bella opera isodoma con conci accuratamente squadrati di basalto, attualmente raggiungibile grazie ad un sentiero di facile percorribilità.
Il monumento, incastonato nel versante ricco di vegetazione che digrada verso il corso del ruscello, conserva un interesse ed un fascino inalterati nonostante i reiterati danneggiamenti inferti alla struttura negli anni '20 del secolo scorso, in seguito a lavori di captazione idrica, e in anni recenti da scassi clandestini.
Dell'edificio sacro dedicato al culto delle acque, si conservano la porzione Ovest della facciata, vero e proprio rivestimento architettonico addossato all'affioramento della roccia naturale, ed il pozzetto di captazione della vena sorgiva (tuttora alimentata). Quest’ultimo presenta luce trapezoidale, copertura piattabandata e vasca a pianta sub-rettangolare con fondo piano. Innestato ad incastro in corrispondenza dell'estremità Nord della facciata è visibile il tratto conservato di un poderoso muro di terrazzamento - recinzione orientato Sud > Nord, realizzato in grandi conci di granito appena sbozzati. Il monumento può essere collocato cronologicamente tra un momento avanzato del Bronzo Recente e l'età del Bronzo Finale (XII-X sec. a.C.).