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Sant'Antioco (SU)
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Localizzazione
Stato: Italia
Regione: SARDEGNA
Provincia: Sud Sardegna
Territorio
Nome in dialetto: Santu Antiògu, Sant'Antiògu
Altitudine: 7.00 m s.l.m.
Superficie: 87.90 km2
Abitanti: 10732
Altre informazioni
Nome Abitanti: Antiochensi (antiochesus)
Patrono: Sant'Antioco il il 15º giorno dopo la Pasqua
Prefisso: 0781
Contatti
Email Comune: -
Telefono Comune: 0781.80301/2/3/4
Stemma
Gonfalone
Descrizione
Con una superficie di 108.9 km2, l’isola di S. Antìoco lunga 18 km e larga al massimo 8, è la più grande (Corsica a parte) delle isole che contornano la Sardegna, la quarta d’Italia dopo la Sicilia, la stessa Sardegna e l’Elba. È costituita per la maggior parte da rocce vulcaniche oligo-mioceniche e in misura minore da rocce calcaree più antiche, del Giurese-Cretaceo, che affiorano nell’area costiera orientale, dalla zona denominata Is Pruinis (immediatamente a S dell’abitato di Sant’Antìoco) al porto di Coquaddus (definito a S dalla torre Cannai), fascia lungo la quale sono aperte cave di pietra da costruzione e da calce.
Sant'Antioco (Santu Antiogu o Sant'Antiogu in sardo, San Antiòcco in tabarchino) è un comune italiano di 10732 abitanti della provincia del Sud Sardegna, nel Sulcis-Iglesiente. Il comune sorge sui resti di Sulki, una delle città più antiche del Mediterraneo occidentale.
È il principale comune dell'omonima isola.
L'isola di Sant'Antioco, nella quale si trova la cittadina omonima, è la maggiore delle isole sarde e con i suoi 109 km² è la quarta d'Italia per estensione dopo la Sicilia, la stessa Sardegna e l'Isola d'Elba. Dista da Cagliari 84 km circa ed è collegata all'isola madre grazie ad un istmo artificiale e ad un ponte aperto nei primi anni ottanta. Il territorio dell'isola è ripartito tra il comune di Sant'Antioco, il più popoloso (che sorge sulle rovine dell'antica città fenicio-punica e poi romana di Sulky-Sulci) e quello di Calasetta, secondo centro abitato, per numero di abitanti, dell'isola. Sono inoltre presenti il piccolo borgo turistico di Maladroxia, che fa capo a Sant'Antioco, e quello di Cussorgia (zona Stann'e Cirdu) nel territorio del comune di Calasetta. Al largo dell'isola, in direzione sud, sono apprezzabili tre isolotti, disabitati, detti Il Toro, La Vacca e Il Vitello. Presso questi (e in particolare presso il Toro) sono soliti nidificare i cosiddetti Falchi della Regina, o Falchi Eleonorae, come li chiamò il loro scopritore, Alberto Della Marmora, in onore della giudicessa Eleonora d'Arborea.
Sant'Antioco (Santu Antiogu o Sant'Antiogu in sardo, San Antiòcco in tabarchino) è un comune italiano di 10732 abitanti della provincia del Sud Sardegna, nel Sulcis-Iglesiente. Il comune sorge sui resti di Sulki, una delle città più antiche del Mediterraneo occidentale.
È il principale comune dell'omonima isola.
L'isola di Sant'Antioco, nella quale si trova la cittadina omonima, è la maggiore delle isole sarde e con i suoi 109 km² è la quarta d'Italia per estensione dopo la Sicilia, la stessa Sardegna e l'Isola d'Elba. Dista da Cagliari 84 km circa ed è collegata all'isola madre grazie ad un istmo artificiale e ad un ponte aperto nei primi anni ottanta. Il territorio dell'isola è ripartito tra il comune di Sant'Antioco, il più popoloso (che sorge sulle rovine dell'antica città fenicio-punica e poi romana di Sulky-Sulci) e quello di Calasetta, secondo centro abitato, per numero di abitanti, dell'isola. Sono inoltre presenti il piccolo borgo turistico di Maladroxia, che fa capo a Sant'Antioco, e quello di Cussorgia (zona Stann'e Cirdu) nel territorio del comune di Calasetta. Al largo dell'isola, in direzione sud, sono apprezzabili tre isolotti, disabitati, detti Il Toro, La Vacca e Il Vitello. Presso questi (e in particolare presso il Toro) sono soliti nidificare i cosiddetti Falchi della Regina, o Falchi Eleonorae, come li chiamò il loro scopritore, Alberto Della Marmora, in onore della giudicessa Eleonora d'Arborea.