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Samatzai (SU)

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Localizzazione

Stato: Italia
Regione: SARDEGNA
Provincia: Sud Sardegna

Territorio

Nome in dialetto: Samatzài
Altitudine: 174.00 m s.l.m.
Superficie: 31.00 km2
Abitanti: 1627

Altre informazioni

Nome Abitanti: Samatzesi (samatzesus)
Patrono: San Giovanni Battista il -
Prefisso: 070

Contatti

Email Comune: [email protected]
Telefono Comune: 070-910023

Stemma

Gonfalone

Descrizione

Samatzai è un piccolo centro di circa 1760 abitanti, il cui territorio si estende nella Sardegna meridionale, in provincia di Cagliari, a 32 Km dal Capoluogo. Le distanze dalle altre province sono: 72 Km da Oristano; 156 Km da Nuoro, 194 Km da Sassari. Le coordinate geografiche sono 39° 29' di latitudine e 0° 5' di longitudine dal meridiano di Cagliari. Il territorio comunale copre una superficie di 31,12 Kmq disteso con andamento regolare da sud-est a nord-ovest lungo la fascia di confine del sistema collinare della Trexenta con le pianure del Campidano. Il territorio confina a nord con Guasila, a est con Pimentel e Barrali, a sud con Donori e Ussana e ad ovest con Nuraminis-Villagreca e Serrenti. L'ubicazione geografica di Samatzai, ai margini della vasta pianura campidanese in un'area in lieve pendìo, ripete la solita collocazione dell'abitato non distante da un corso d'acqua. Le quote variano tra i 100 e i 300 metri sul livello del mare, con valori medi intorno ai 165 metri. Con una superficie abbastanza regolare, tendenzialmente pianeggiante, l'agro presenta comunque alcune piccole elevazioni localmente denominate "monti", che conferiscono al paesaggio un aspetto meno piatto e monotono rispetto alle aree campidanesi contermini, più simile in questo al paesaggio della Trexenta con la quale pure confina. I rilievi sono tutti distanti dall'abitato che sorge a 168 m sul livello del mare, "in un seno poco concavo aperto ai venti meridionali che agiscono liberamente". Buona parte della superficie, circa il 72%, presenta pendenze di bassa entità (inferiori al 10%), riscontrabili nelle aree di fondovalle e nella fascia alluvionale del Riu Mannu, caratterizzate da marne ed arenarie. Pendenze più elevate si riscontrano in presenza di rocce più compatte quali calcari, graniti, arenarie cementate. La superficie territoriale è costituita in parte da terreni originati da rocce calcaree, con uno strato attivo piuttosto profondo (oltre 40 m) e un grado di rocciosità che non raggiunge, tranne in qualche zona, il 15%, e in parte da terreni formati da alluvioni fini e di fondo valle. Sono presenti sia suoli notevolmente argillosi e a profilo omogeneo (vertisuoli), sia vecchi suoli di colore rosso tipici del Campidano di Cagliari. Sono classificati tra i suoli buoni e molto buoni, aventi in generale scarse limitazioni d'uso e se opportunamente drenati e irrigati permettono una buona gamma di coltivazioni. Tutta l'area si caratterizza, già in epoca antica, per lo sfruttamento estensivo dei terreni a scopo agricolo, che ha ridotto fortemente la presenza di vegetazione spontanea a zone marginali. Le aree agricole si estendono su un'ampia superficie con esclusione dei terreni a pendenza più elevata e di quelle urbanizzate o sfruttate per attività estrattive ed industriali. Povera l'idrografia, ridotta ad un unico corso d'acqua a deflusso perenne, il Riu Mannu, peraltro situato in un'area decentrata e marginale dell'agro. Alimentati da alcune sorgenti, due rivoli stagionali, Riu Muttedu-Pardu e Riu Margiani, attraversano l'abitato e a valle si congiungono in località Is Benatzus. La nascita di due importanti industrie tra li anni '60 e '70 (Calcidrata e ItalCementi), legate allo sfruttamento delle risorse locali (calcare, argilla, arenarie, ...), ha avuto quale ricaduta occupazionale sull'abitato (il 16% della manodopera della Cementeria risiede a Samatzai) e ha contribuito in questi ultimi anni ad una improvvisa accelerazione dello sviluppo del centro agricolo; ma tali insediamenti hanno naturalmente determinato un consumo del territorio a svantaggio dei sistemi produttivi tradizionali. Inoltre, l'insediamento delle industrie pone tutt'ora un caso di collisione fra esigenze dell'ambiente e del patrimonio storico-archeologico con lo sviluppo socio-economico. L'abitato è situato a 4 Km dalla S.S. 131: tale posizione consente rapidi spostamenti lungo il Campidano e un accesso veloce al Capoluogo. Le comunicazioni con i centri contigui, tranne che con Nuraminis e Pimentel, sono più difficoltosi per la mancanza di strade asfaltate. Le uniche strade bitumate sono la Provinciale 33 (S.S. 131-Nuraminis-Samatzai-Pimentel) e la S.S. 128; quest'ultima pur attraversandone il territorio è situata in posizione periferica rispetto all'abitato. Le restanti strade sono inadeguate e perciò molte aree agricole o comunque produttive sono di difficile accesso, così come molte aree archeologiche sono scarsamente servite dalla viabilità. Notevole la presenza di insediamenti archeologici nel territorio, nonché alcune emergenze architettoniche all'interno dell'abitato, la maggior parte non rilevata dalle competenti Soprintendenze e quindi non sottoposta a vincoli di tutela. Per antica tradizione il territorio si suddivide in due parti: Sartu de sus e Sartu de bàsciu. Per Sartu de sus si intende tutta quella porzione che si estende verso nord delimitata dai confini con Serrenti, Guasila e Pimentel. Per Sartu de bàsciu quella che si estende verso sud-est delimitata dai confini con Villagreca-Nuraminis, Ussana, Donori, Barrali e ancora Pimentel. La linea di demarcazione tra le due porzioni passa in mezzo ai due tracciati stradali che partendo dal centro abitato conducono ad Ortacesus (direzione nord-est) e a Villagreca (direzione sud-ovest). Cenni sul comune di Samatzai tratto da: "Sa storia nostra" di Antonio Leoni (Edizioni Nuove Grafiche Puddu)

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