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Nuraminis (SU)

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Localizzazione

Stato: Italia
Regione: SARDEGNA
Provincia: Sud Sardegna

Territorio

Nome in dialetto: Nuràminis
Altitudine: 91.00 m s.l.m.
Superficie: 45.18 km2
Abitanti: 2438

Altre informazioni

Nome Abitanti: nuraminesi (nuraminesus)
Prefisso: 070

Contatti

Email Comune: [email protected]
Telefono Comune: 070-7574705

Stemma

Gonfalone

Descrizione

Nuraminis (Nuràminis in sardo) è un comune italiano di 2 438 abitanti della provincia del Sud Sardegna.
In un documento del 1341, il toponimo "de Noramine calaritane diocesis" risulterebbe composto con l'elemento sardo di origine preromana "nur" quindi "nurra", ovvero "voragine, screpolamento del terreno, burrone a forma di pozzo, cumulo".

La presenza dell'uomo nel territorio risale al periodo prenuragico e nuragico per la presenza di alcune testimonianze archeologiche. L'area fu abitata anche in epoca romana, per il ritrovamento di resti di colonne e di monete dell'epoca.

Nel medioevo appartenne al giudicato di Cagliari, nella curatoria omonima, di cui fu capoluogo. Alla caduta del giudicato (1258), dopo una breve parentesi di dominazione pisana, passa sotto il dominio aragonese. Quando nel 1519 Ludovico Bellit fu creato barone di Monastir, Nuraminis fu annesso alla baronia. Successivamente (1355) fu concessa in feudo dal re di Aragona Pietro IV il Cerimonioso a Francesco di Valguarnera; nel 1436 con l'estinzione dell'ultimo discendente, passò attraverso il dominio di varie famiglie di feudatari: i de Besora, i Bertran, i Capdevilla, i Gualbes, i Brondo ed i Bon Crespi, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Nel corso del XVIII secolo Nuraminis riprese però a crescere e degni di nota furono la costituzione del monte granatico e del Consiglio comunitativo.

Nella seconda metà del XIX secolo, grazie anche alla sua salubre posizione, iniziò un periodo di prosperità, nel quale si trasferirono alcuni nuclei familiari, come nel caso della nobile famiglia Vaquer di Villasor che iniziò a risiedervi a seguito del matrimonio del nobile cavaliere don Francesco Vaquer con donna Maria Efisia sorella dell'Arcivescovo Serci Serra. I nobili Vaquer, di origine aragonese, integrarono in Nuraminis la loro già cospicua proprietà terriera di Villasor con l'acquisto di un importante fondo a frutteto (Sa Tanca Vaquer) dopo aver dato al Campidano e alla Sardegna personaggi illustri, distintisi massimamente durante il Risorgimento, contribuendo così all'Unità d'Italia.

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