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Iglesias (SU)

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Localizzazione

Stato: Italia
Regione: SARDEGNA
Provincia: Sud Sardegna

Territorio

Nome in dialetto: Igrèsias, Bidd'e Crèsia
Altitudine: 200.00 m s.l.m.
Superficie: 208.23 km2
Abitanti: 25455

Altre informazioni

Nome Abitanti: Iglesienti (igresientis)
Patrono: Santa Chiara il 11 agosto
Prefisso: 0781

Contatti

Email Comune: -
Telefono Comune: +39 0781274200

Stemma

Gonfalone

Descrizione

La storia di Iglèsias, iniziata nel Medioevo, è intimamente legata all’attività svolta in Sardegna dal Comune di Pisa, a partire da quando, nel 1257, la città toscana, vincendo la battaglia di Santa Igia, si
impadronì del territorio appartenente al giudicato di Cagliari e ne operòla suddivisione in tre parti che affidòagli esponenti più illustri di altrettante famiglie pisane:
quelle dei Capraia, dei Visconti e dei Donoratico della Gherardesca.

Il settore occidentale del giudicato (corrispondente al Sùlcis e alla valle del Cixerri), dopo essere stato a sua volta spartito, fu affidato, per quanto riguarda il Sùlcis, al conte Gherardo della Gherardesca, mentre la valle del Cixerri fu attribuita al fratello Ugolino, lo stesso che Dante celebra nel XXXIII canto dell’Inferno.

Il territorio iglesiente reca segni della presenza umana sin dal neolitico come si può evincere da alcuni ritrovamenti effettuati sui colli che circondano la città. In seguito la presenza di Fenici, Punici e Romani, attirati dalle ricchezze minerari della zona, è segnata soprattutto nelle aree costiere.
Ma è Ugolino della Gherardesca, signore pisano della dinastia dei Donoratico, che unendo i vari villaggi di minatori presenti nel territorio, fondò Villa di Chiesa, della quale la prima menzione risale al 1272. Intorno a quell’epoca risale la stesura del Breve, statuto comunale contenente regole per la gestione delle miniere e per la vita quotidiana e sociale della città.

Nel 1324, dopo un lungo assedio e pur con l’onore delle armi, la città si arrese ai Catalano Aragonesi che inaugurarono la lunga e poco proficua supremazia iberica in Sardegna, che terminò solo nel XVIII secolo quando l’Isola entrò a far parte del Regno Sardo Piemontese.
In quell’epoca si risvegliò l'interesse per l'industria mineraria.
Ad Iglesias si moltiplicarono le concessioni estrattive e moltissimi lavoratori, oramai rigettati dal comparto agricolo in crisi, si riversano nel territorio sulcitano.
Il distretto minerario iglesiente divenne uno dei più importanti d’Europa attirando investitori da tutto il continente.

Il periodo di splendore si spense negli ultimi anni del ‘900, quando, la poca produttività dei giacimenti e il rincaro di alcuni minerali estratti, determinarono la progressiva chiusura dei pozzi e delle attività.

Oggi Iglesias, testimone di un glorioso passato minerario, è impegnata nella valorizzazione turistica del propria archeologia industriale.


24 Da visitare

Archivio storico Comunale. Esposizione multimediale del Breve di Villa di Chiesa

Biblioteca comunale

Castello di Salvaterra

Cattedrale di Santa Chiara

Chiesa della Beata Vergine di Valverde

Chiesa della Vergine Purissima

Chiesa delle Anime Purganti

Chiesa di San Domenico

Chiesa di San Francesco

Chiesa di San Marcello

Chiesa di San Michele

Chiesa di Sant'Antonio Abate

Chiesa San Salvatore

Chiostro di San Francesco

Cimitero Monumentale

Galleria Villamarina

Giardino Montano Linasia

Grotta Santa Barbara: la cattedrale della montagna

Il Castello di Salvaterra

Istituto Minerario Asproni

Laveria Lamarmora

Miniera di Masua

Monteponi

Monumento a Quintino Sella

Paesi nelle vicinanze

Domusnovas

Carbonia

Villamassargia

Tratalias

Gonnosfanadiga

Gonnesa

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Spiaggia di Sa Punta de S'Aliga

Spiaggia di Corongiuali

Cala Domestica