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Gesturi (SU)
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Localizzazione
Stato: Italia
Regione: SARDEGNA
Provincia: Sud Sardegna
Territorio
Nome in dialetto: Gèsturi
Altitudine: 310.00 m s.l.m.
Superficie: 46.83 km2
Abitanti: 1197
Altre informazioni
Nome Abitanti: Gesturesi (gesturesus)
Patrono: Santa Teresa d'Avila il 15 ottobre
Prefisso: 070
Stemma
Gonfalone
Descrizione
Nell’anno 2006 il Comune di Gesturi è passato dalla Provincia di Cagliari alla nuova Provincia del Medio Campidano, il codice Istat del Comune prima della variazione era 092025.
Nell’anno 2017 il Comune di Gesturi a seguito dell’abolizione della nuova Provincia del Medio Campidano è passato alla Provincia del Sud Sardegna. Il codice Istat prima della variazione 106006.
I numerosi siti presenti nel territorio di Gesturi, attestano la presenza umana fin dall'età neolitica. A tale periodo, infatti, risalgono le domus de janas di "Sa ucca 'e paui", di Cadoni e di Monti Crucuris, mentre i numerosi nuraghi rinvenuti, arroccati nei punti più strategici, rivelano la forte antropizzazione dell'intera area. Risalgono allo stesso periodo nuragico anche le tombe dei giganti di Ollasteddu, tra le quali, degna di nota, è quella detta di "Scussorgiu".
La presenza punica è documentata dal ritrovamento della statuetta bronzea del "Sardus Pater", divinità sardo-punica. Nel Medioevo la "Villa" appartenne alla curatoria della Marmilla nel giudicato d'Arborea. Nel 1206, a seguito della vittoria del regno di Calari su quello Arborense, il paese, come gran parte dei villaggi della Marmilla, passò sotto il controllo del giudicato vincitore. Nel 1388 Gesturi inviò i suoi rappresentanti alla firma del trattato di pace stipulato tra i sardi e i Catalano - aragonesi che dal 1323 avevano iniziato la guerra di conquista dell'Isola. Martino "il Giovane", re di Sicilia e infante d'Aragona, nel 1409 concesse il feudo al barone siciliano Gherardo de Doni. Nel 1635 il feudo di Gesturi fu donato a Caterina Dedoni e al marito Diego Vico. Divenuto feudo reale, compare in questa veste nel parlamento del Duca di Monteleone del 1686 - 1688. Nel 1839, quando il governo sabaudo decise l'abolizione del feudalesimo nell'Isola, il centro fu riscattato dietro versamento di un censo al suo proprietario. Nel centro abitato, diverse chiese colpiscono il visitatore per la loro bellezza, in particolare la parrocchiale, dedicata a Santa Teresa d'Avila, con il campanile in stile tardogotico della fine del XVI secolo, ricca di particolari artistici e architettonici. Al centro del paese nella strada principale si trova la chiesa seicentesca di Santa Maria Egiziaca, sede della confraternita del S.Sepolcro caratterizzata dall’abito nero con cappuccio, comunemente detta “dei Neri” "is Crunfrarius nieddus".
L’interno è ad aula unica con due cappelle laterali, con archi a sesto acuto e colonne multiple con capitelli scolpiti. Appena fuori dall’abitato di Gesturi, all’interno del cimitero comunale, si trova la chiesa della Madonna del Rosario, sede dell’omonima confraternita del Santo Rosario “i bianchi” "is Crunfrarius biancus",fin dal 1683. Realizzata tra il 1500 e il 1600, la costruzione è caratterizzata da forme semplici e sobrie che ne evidenziano l’origine cinquecentesca; l’interno, ad aula unica con due cappelle laterali, presenta archi acuti che sostengono la copertura in legno a doppia falda, sulla quale si dispone il rivestimento esterno in coppi. Gesturi possiede la più grande villa patrizia della Marmilla, circondata da giardini,piante esotiche e fontane in stile raffinato. Caratteristici sono i portali d'accesso risalenti al XVII secolo.
Gesturi ha dato i natali al Beato Fra Nicola. Giovanni Medda, nato il 5 agosto 1882, prese i voti da frate cappuccino nel convento di Cagliari, e trascorse la sua esistenza donando speranza e conforto a poveri e bisognosi, distinguendosi per la sua carità cristiana. Il 3 ottobre 1999 nella solenne cerimonia in piazza San Pietro, è stato beatificato dall'allora Papa Giovanni Paolo II. La casa dove nacque Fra Nicola, modesta come lo erano le abitazioni contadine, è ora visitabile ed inserita nell'itinerario religioso del paese.
Foto di Tiuliano
Nell’anno 2017 il Comune di Gesturi a seguito dell’abolizione della nuova Provincia del Medio Campidano è passato alla Provincia del Sud Sardegna. Il codice Istat prima della variazione 106006.
I numerosi siti presenti nel territorio di Gesturi, attestano la presenza umana fin dall'età neolitica. A tale periodo, infatti, risalgono le domus de janas di "Sa ucca 'e paui", di Cadoni e di Monti Crucuris, mentre i numerosi nuraghi rinvenuti, arroccati nei punti più strategici, rivelano la forte antropizzazione dell'intera area. Risalgono allo stesso periodo nuragico anche le tombe dei giganti di Ollasteddu, tra le quali, degna di nota, è quella detta di "Scussorgiu".
La presenza punica è documentata dal ritrovamento della statuetta bronzea del "Sardus Pater", divinità sardo-punica. Nel Medioevo la "Villa" appartenne alla curatoria della Marmilla nel giudicato d'Arborea. Nel 1206, a seguito della vittoria del regno di Calari su quello Arborense, il paese, come gran parte dei villaggi della Marmilla, passò sotto il controllo del giudicato vincitore. Nel 1388 Gesturi inviò i suoi rappresentanti alla firma del trattato di pace stipulato tra i sardi e i Catalano - aragonesi che dal 1323 avevano iniziato la guerra di conquista dell'Isola. Martino "il Giovane", re di Sicilia e infante d'Aragona, nel 1409 concesse il feudo al barone siciliano Gherardo de Doni. Nel 1635 il feudo di Gesturi fu donato a Caterina Dedoni e al marito Diego Vico. Divenuto feudo reale, compare in questa veste nel parlamento del Duca di Monteleone del 1686 - 1688. Nel 1839, quando il governo sabaudo decise l'abolizione del feudalesimo nell'Isola, il centro fu riscattato dietro versamento di un censo al suo proprietario. Nel centro abitato, diverse chiese colpiscono il visitatore per la loro bellezza, in particolare la parrocchiale, dedicata a Santa Teresa d'Avila, con il campanile in stile tardogotico della fine del XVI secolo, ricca di particolari artistici e architettonici. Al centro del paese nella strada principale si trova la chiesa seicentesca di Santa Maria Egiziaca, sede della confraternita del S.Sepolcro caratterizzata dall’abito nero con cappuccio, comunemente detta “dei Neri” "is Crunfrarius nieddus".
L’interno è ad aula unica con due cappelle laterali, con archi a sesto acuto e colonne multiple con capitelli scolpiti. Appena fuori dall’abitato di Gesturi, all’interno del cimitero comunale, si trova la chiesa della Madonna del Rosario, sede dell’omonima confraternita del Santo Rosario “i bianchi” "is Crunfrarius biancus",fin dal 1683. Realizzata tra il 1500 e il 1600, la costruzione è caratterizzata da forme semplici e sobrie che ne evidenziano l’origine cinquecentesca; l’interno, ad aula unica con due cappelle laterali, presenta archi acuti che sostengono la copertura in legno a doppia falda, sulla quale si dispone il rivestimento esterno in coppi. Gesturi possiede la più grande villa patrizia della Marmilla, circondata da giardini,piante esotiche e fontane in stile raffinato. Caratteristici sono i portali d'accesso risalenti al XVII secolo.
Gesturi ha dato i natali al Beato Fra Nicola. Giovanni Medda, nato il 5 agosto 1882, prese i voti da frate cappuccino nel convento di Cagliari, e trascorse la sua esistenza donando speranza e conforto a poveri e bisognosi, distinguendosi per la sua carità cristiana. Il 3 ottobre 1999 nella solenne cerimonia in piazza San Pietro, è stato beatificato dall'allora Papa Giovanni Paolo II. La casa dove nacque Fra Nicola, modesta come lo erano le abitazioni contadine, è ora visitabile ed inserita nell'itinerario religioso del paese.
Foto di Tiuliano