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Furtei (SU)

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Localizzazione

Stato: Italia
Regione: SARDEGNA
Provincia: Sud Sardegna

Territorio

Nome in dialetto: Futtèi
Altitudine: 90.00 m s.l.m.
Superficie: 26.11 km2
Abitanti: 1580

Altre informazioni

Nome Abitanti: Furteresi (futeresus)
Patrono: Santa Barbara il 4 dicembre
Prefisso: 070

Contatti

Email Comune: -
Telefono Comune: 070 9303723

Stemma

Gonfalone

Descrizione

L'attuale paese, d'origini Medioevali (regione storica della Valenza-Marmilla), sito a m. 90 s.l.m. (26,12 Kmq.), conta 1.724 abitanti ed è facilmente raggiungibile percorrendo la SS. 197 per 4 Km. dopo il bivio di Villasanta (SS. 131 Km. 40), in direzione Barumini.
Il nucleo originario risale al 1290 ca. mentre il toponimo, verosimilmente d'origine prelatina, è attestato a partire dal 1341 (ecclesie de Frutey calaritane diocesis), ma le interpretazioni sul suo significato sono alquanto incerte.

Nonostante l'assenza, allo stato attuale delle ricerche, di vestigia prenuragiche, la costante antropizzazione del territorio è un fenomeno acclarato: l'attestano diversi nuraghi Cummossariu, Bangius, Sa Conca Manna, Monte Cresia, Noraxiais e Su Bruncu 'e su senzu e le tracce d'antiche civiltà ritrovate nelle località: S. Salvatore e Su Bruncu 'e su testivigliu.

Poche sono le testimonianze puniche (località Santu Brai), scarsissime le vestigia romane, delle quali resta solo un antico ponte in pietra nelle vicinanze del paese.

Non poche sono invece quelle d'epoca giudicale e aragonese che ci presentano Furtei come un paese di una certa importanza. Insieme ai paesi della Curatoria di Nuraminis, Furtei fu conteso fra i Giudicati d'Arborea e Cagliari, al quale storicamente afferiva.
Con la caduta di quest'ultimo nel 1258 veniva assegnato all'Arborea, almeno per un quarantennio, quando Mariano II de Bas Serra, lo lasciò (insieme con altri territori) al Comune di Pisa.

Con la dominazione aragonese, Furtei, fu data in feudo nel 1358 a G. Bertrando de Torrente. 

Quando gli Aragonesi convocarono a Cagliari il primo parlamento, Furtei, che già godeva di privilegi e franchigia inviò i suoi rappresentanti, poi, nel 1414, venne formata la Baronia di Furtei, che venne concessa a Michele Sanjust. Il paese rimase ai Sanjust sino al 1839, anno in cui venne riscattato.

Oggi Furtei è comunemente noto per le miniere d'oro.

Sono stati individuati tratti murari e pavimenti di 30 edifici riferibili all'atà del ferro e all'età arcaica.

In località Cuccuru S. Biagio o Santu Brai i Cartaginesi trasformarono una preesistente fortificazione nuragica secondo la formula della loro architettura militare. La collinetta sulla quale sorgeva in precedenza un nuraghe venne fortificata con la costruzione di un muro perimetrale o almeno di un parapetto a blocchi, e fu divisa in due settori incorporando parzialmente il nuraghe in un mastio o torre centrale a pianta quadrilatera. Alla piattaforma del mastio si accedeva da Nord attraverso un ingresso fortificato a gomito.

Un'altra linea fortificata più esterna sembra esistesse ad una decina di metri da questa. La tecnica edilizia usata trova confronti con quella delle acropoli arcaiche di Monte Nai, Pani Loriga e M. Sirai fra il VI e il V secolo a.C. ed era destinata a sorvegliare un importante posizione strategica, rappresentata dalla vicinanza ad un guado del Flumini Mannu ed alla strettoia di Furtei che mette in comunicazione il Campidano con la Marmilla.



Foto di Kekaritomene

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