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Esterzili (SU)

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Localizzazione

Stato: Italia
Regione: SARDEGNA
Provincia: Sud Sardegna

Territorio

Nome in dialetto: Istersìli, Stersìli
Altitudine: 731.00 m s.l.m.
Superficie: 100.74 km2
Abitanti: 577

Altre informazioni

Nome Abitanti: Esterzilesi (istersilesus)
Patrono: San Michele Arcangelo il 29 settembre
Prefisso: 0782

Contatti

Email Comune: -
Telefono Comune: -

Stemma

Gonfalone

Descrizione

Il comune chiamato Esterzili (nome in lingua sarda Stretzili metri 731, abitanti 867) è un piccolo centro situato in posizione particolarmente affascinante, nella parte nord orientale della provincia del Sud Sardegna, alle pendici del monte Santa Vittoria, a sud della Barbagia Seulo, a est dell’altopiano Sarcidano. L'abitato è raggiungibile dalla SS198 di Seui e Lanusei, che dista soli sei chilometri. Il territorio comunale, comprensivo dell’area speciale lago del Flumendosa, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni molto accentuate, che vanno da un minimo di 249 a un massimo di 1.212 metri sul livello del mare. Esterzili è anche meta di passaggio del Trenino Verde.

Origine del nome
Il nome riflette la voce sarda Isterzu o Sterzu, con la quale viene indicata la Vitalba comune, pianta arbustiva delle Ranunculaceae rampicante lianosa, il cui nome deriva da Vite alba, ossia vite bianca.

La sua economia
Si tratta di un comune di montagna, con un'economia di tipo prettamente agricolo. L’agricoltura è specializzata nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e ulivi. Accanto al lavoro dei campi si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. Il settore industriale è pressoché inesistente, dato che le uniche aziende che si registrano sul posto operano nel comparto dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti. Non è meta di rilevante afflusso turistico. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.

Brevi cenni storici
Già nell'epoca prenuragica e nuragica viene riconosciuta l'importanza di questo territorio, sono infatti numerosi e di grande rilevanza i ritrovamenti archeologici intorno a quest'area, dato che ben settantasette siti sono stati censiti nel suo territorio, tra templi, tombe di giganti, domus de janas, nuraghi, bronzetti sardi. La maggior parte di essi allo stato attuale risulta fortemente danneggiata, ma altri si presentano ancora perfettamente integri e di ottima fattura. La struttura più importante, in questo senso, è l'edificio megalitico detto domu de Orgia. La zona passa sotto il dominio punico, per poi passare ai Romani dal secondo al quinto secolo dopo Cristo, ma il territorio rimane a lungo abitato dai Gallilensi, ossia dell'antica popolazione sarda stanziata nelle zona, che la protegge da numerosi tentativi di invasione, tra cui quelli romani che avevano insediato coloni per sfruttarne il territorio. Testimonianze di questi avvenimenti sono documentate dalla tavola di Esterzili. La zona diviene quindi meta delle scorribande vandaliche e bizantine. In epoca medievale appartiene al giudicato di Càralis, facendo parte della curatoria di Seulo, di cui Seulo era capoluogo. Nel 1258, alla caduta del giudicato, passa ai Pisani e successivamente, verso il 1324, agli Aragonesi, divenendo feudo di Berengario Carroz. In seguito viene incorporata nella contea di Quirra, e nel 1604 nel ducato di Mandas, feudo dei Maza de liçana. La famiglia dei Maza de liçana regge il governo locale, prima del passaggio ai Silva, ed in seguito ai Tellez Giron d’Alcantara, ai quali viene riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale e diviene un comune autonomo. Del comune di Esterzili nel 1927, dopo la creazione della provincia di Nuoro, viene cambiata la provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, alla neonata provincia di Nuoro. Successivamente nel 2003, con la riorganizzazione delle province della Sardegna, viene cambiata la provincia da quella di Nuoro nuovamente a quella di Cagliari. Nel 2016 viene cambiata la provincia alla quale appartiene, passando dalla provincia di Cagliari alla nuova provincia del Sud Sardegna.



Foto di Paolo Boi

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