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Muros (SS)
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Localizzazione
Stato: Italia
Regione: SARDEGNA
Provincia: Sassari
Territorio
Nome in dialetto: Muros
Altitudine: 305.00 m s.l.m.
Superficie: 11.23 km2
Abitanti: 825
Altre informazioni
Nome Abitanti: Muresi (muresos)
Patrono: San Gavino il 25 ottobre
Prefisso: 079
Contatti
Email Comune: -
Telefono Comune: 079 34 400
Stemma
Gonfalone
Descrizione
Muros (Muros in sardo, letteralmente "muri" in italiano) è un comune italiano di 825 abitanti della provincia di Sassari in Sardegna.
Insieme ai comuni di Cargeghe, Codrongianos, Florinas, Ittiri, Olmedo, Ossi, Putifigari, Tissi, Uri ed Usini, fa parte dell'Unione dei comuni del Coros.
Di origini incerte, nel Medioevo appartenne al Giudicato di Torres e fece parte della curatoria di Figulinas. Alla caduta del giudicato (1259) passò sotto la signoria dei Doria e poi dei Malaspina, e successivamente, intorno al 1350, sotto il dominio aragonese, ove divenne un feudo concesso ai Martinez marchesi di Montemuros. Il paese fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Nei pressi dell'abitato si trovano le rovine di un antico paese, chiamato Tatareddu, con le fondamenta di un grande edificio, probabilmente del palazzo marchionale.
Dal 1928 venne aggregata al vicino comune di Cargeghe, da cui si staccò, ottenendo piena autonomia amministrativa, nel 1950.
Insieme ai comuni di Cargeghe, Codrongianos, Florinas, Ittiri, Olmedo, Ossi, Putifigari, Tissi, Uri ed Usini, fa parte dell'Unione dei comuni del Coros.
Di origini incerte, nel Medioevo appartenne al Giudicato di Torres e fece parte della curatoria di Figulinas. Alla caduta del giudicato (1259) passò sotto la signoria dei Doria e poi dei Malaspina, e successivamente, intorno al 1350, sotto il dominio aragonese, ove divenne un feudo concesso ai Martinez marchesi di Montemuros. Il paese fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Nei pressi dell'abitato si trovano le rovine di un antico paese, chiamato Tatareddu, con le fondamenta di un grande edificio, probabilmente del palazzo marchionale.
Dal 1928 venne aggregata al vicino comune di Cargeghe, da cui si staccò, ottenendo piena autonomia amministrativa, nel 1950.