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Esporlatu (SS)
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Localizzazione
Territorio
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Stemma
Gonfalone
Descrizione
Origine e storia del paese di Esporlatu
La presenza di circa 15 nuraghi sta a testimoniare l'insediamento dell'uomo nel territorio già dai tempi preistorici.
Non si conosce il periodo di fondazione di Esporlatu né l'esatta sua prima ubicazione. La tradizione orale sostiene che il paese anticamente sorgeva in località ''SU MIALE'' nelle vicinanze del nuraghe ''MUREI''; questa tesi è avvalorata dalla presenza in quel luogo, fino agli inizi del secolo scorso, di due chiese dedicate a S. Lucia e S. Michele.
Qualche studioso fa risalire l'attuale ubicazione di Esporlatu al tempo in cui Gonario di Torres, nei primi anni del 1100, individuò la roccaforte del Goceano come punto più idoneo per farvi costruire l'omonimo Castello.
Sempre secondo tale tesi le maestranze pisane che edificarono il maniero avevano necessità di costruire dove ripararsi e con molta probabilità scelsero la zona alle falde di ponente della rocca dove oggi sorge Esporlatu. Ultimata la costruzione del castello, gli abitanti di ''Su Miale'' lasciarono quella località, occuparono alcune costruzioni già esistenti lasciate libere dalle maestranze a conclusione dell'edificazione del castello stesso, ne costruirono delle nuove dando così origine all'attuale Esporlatu.
Pure a quel periodo si fa risalire, sempre da parte di Gonario di Torres, la costruzione della chiesetta dedicata a San Gavino Martire ancora oggi Parrocchia di Esporlatu, utilizzata come Cappella Palatina forse fino al 1353 anno di nascita del nuovo borgo, ''SU BURGU'', oggi Burgos.
Esporlatu appartiene alla diocesi di Ozieri dopo aver fatto parte prima della diocesi di Ottana e, dopo il 1503, di quella di Alghero. Nelle ''Rationes decimarum'' nei secoli XIII e XIV la Villa di Esporlatu (Sporlazo) apparteneva alla diocesi di Ottana (Othan) che faceva parte della Provincia ecclesiastica di Torres.
Esporlatu, nelle fonti di età medioevale è detto anche ISPORLATHU, SPORLATO, SPORLACHU. Il toponimo riflette il sostantivo sardo ''ISPORULA'' che significa ''Vite selvatica''. Le attestazioni più antiche relative al villaggio si trovano nel Condaghe di San Michele di Salvenor (Sec. XI - XIII) dove '' Barbara de Gunale dona a San Miguel de Salvenor mi casa de Gultiocor y de Sporlato con saltos''; e nel Condaghe di San Pietro di Silki relativa ad una donazione di ''Servos'' (Maria Pirari fiia de Petru Pirari su d'Isporlathu). Esporlatu appartenne al Giudicato di Torres e faceva parte della Curatoria del Goceano. Con la morte di Adelasia (1259) ha termine la dinastia dei Giudici di Torres e la villa fu contesa tra i Doria e gli Arborea. Con l'arrivo in Sardegna degli Aragonesi, nel 1326 fu riconosciuta da Giacomo II° come possedimento del Giudice d'Arborea. Da questo momento entra a far parte del Giudicato di Arborea.
Foto di Gianni Careddu