Il
castello di Burgos, dal nome del paesetto che gli vive accucciato ai piedi, è il più ricco di storia e quello più saturo di ricordi, molti dei quali dolorosi. Molte antiche leggende aleggiano intorno a questo castello. La costruzione risale agli
anni 1127-1129 e la si attribuisce al giudice Gonario di Torres.
Il castello sorge su una rupe di granito completamente isolata, inaccessibile a nord e a est, per la natura del luogo e di difficile accesso anche dalle altre parti. Occupava una vista area, era circondato da una triplice cinta di mura, delle quali si possono osservare gli avanzi, costruite con blocchi di granito e mattoni rivestite pure di mattoni, resi aderenti con la malta. Al centro della vasta corte si eleva, quadrata e massiccia , la grande torre; questa al contrario delle mura, è costruita da soli mattoni, ma all'esterno, è interamente rivestita di lastre di granito ben lavorate, il tutto legato con foltissima malta. Vi è pure ancora in ottimo stato, una grande cisterna , costruita per raccogliere le acque che dovevano servire per gli usi casalinghi e per le bestie.
Della sua storia più recente si sa che nel 1516 il castello è definito in buono stato, mentre nel 1901 se ne parla come di un rudere.
Al centro del paese, in una casa padronale della fine dell'Ottocento, articolata su tre piani, è ospitato il Museo dei Castelli di Sardegna, che accoglie mostre temporanee sul tema dei castelli ed espone carte tematiche con le torri costiere di età spagnola ed una ricostruzione della vita contadina. Sono inoltre presenti una mostra di foto antiche e recenti che hanno per soggetto i castelli e una sala multimediale che permette una lettura storica dei circa cento castelli in Sardegna.