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Morgongiori (OR)

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Localizzazione

Stato: Italia
Regione: SARDEGNA
Provincia: Oristano

Territorio

Nome in dialetto: Mragaxòri
Altitudine: 351.00 m s.l.m.
Superficie: 45.20 km2
Abitanti: 669

Altre informazioni

Nome Abitanti: Morgongioresi (mragaxoresus)
Patrono: Santa Maria Maddalena il 22 luglio
Prefisso: 0783

Contatti

Email Comune: -
Telefono Comune: 0783 932112

Stemma

Descrizione

Morgongiòri (in sardo Mragaxòri) si trova a circa 33 km da Oristano, capoluogo di provincia. Se si proviene da nord (e quindi da Oristano), si dovrà percorrere la SS 131 in direzione Cagliari. All'altezza di Uras si troverà lo svincolo per la SS 442 per Laconi, e dopo circa 10 km dall'imbocco di quest'ultima si troverà il territorio intatto di Morgongiori con il suo centro abitato composto da circa 800 abitanti.

Il paese è situato a 351 metri sul livello del mare, ed offre al visitatore un ambiente collinare ricco di boschi ancora incontaminati e inviolati. La stessa etimologia del nome del paese si riferisce alle pareti rocciose di cui il territorio è circondato (Morgongiori significherebbe, infatti "mucchio di pietre").

Uno degli emblemi di questo ambiente è indubbiamente "Conca Mraxi" (testa di guerriero), una scultura naturale la cui struttura attuale è data solo dai cambiamenti dovuti agli agenti atmosferici.L'ambiente naturale del circondario presenta inoltre località suggestive formate da grotte, fontane, menhir e numerosi nuraghi.

Passeggiando per il Monte Arci ci si imbatterà in paesaggi naturali policromatici dovuti alla varietà di pietre presenti nel territorio quali basalto nero, massi di trachite e soprattutto ossidiana. La presenza dell'uomo nel territorio ambientale è testimoniata da piccole chiesette campestri nate in conformità al rispetto del panorama. Anche il centro abitato testimonia la ricca storia del territorio conservando tipologie costruttive tipiche della tradizione come ad esempio la composizione e le strutture delle abitazioni e i numerosi portali antichi che conferiscono al paese un aspetto quasi da museo. Anche i fregi che sovrastano i suddetti portali raccontano una parte di storia antica e assolutamente unica. Molte case conservano ancora l'antica struttura con il cortile (sa praza) davanti all'abitazione e il loggiato che ospitava anticamente i capi di bestiame posseduti dalla famiglia. In un angolo dello stesso vi era il forno a legna che non è raro veder fumare ancora oggi poiché alcune persone proseguono la tradizione della realizzazione del pane.

Il centro storico sorge attorno alla chiesa di Santa Maria Maddalena, costruita, come testimonia una pietra scolpita in una delle cappelle laterali, nel 1673. La struttura architettonica di questa chiesa presenta una pianta a croce latina con una splendida volta a botte. All'interno della chiesa si trovano numerose statue rappresen­tanti alcuni tra i Santi più cari alla popolazione, la cui impor­tanza è più culturale e storica che artistica. Oltre che per ricchezza architettonica, la chiesa è importante come testimone storico, in quanto custodisce un importante archivio documentale su Morgongiori.

La notevole presenza di siti archeologici e soprattutto i resti dei complessi per l'estrazione e la lavorazione dell'ossidiana, testimoniano l'antica presenza dell'uomo nel territorio. Sono di scarsa rilevanza le testimonianze relative al periodo punico e a quello romano ma durante il Medioevo abbiamo testimonian­ze scritte della presenza di una cospicua popolazione nel paese. Morgongiori apparteneva al Giudicato di Arborea nella sottodivisione della Curatoria di Parte Montis. Il documento del 1338 che stipulava la pace fra Eleonora d'Arborea e Giovanni IV d'Aragona, attesta la presenza di Morgongiori tramite il suo rappresentante, il notabile Giuseppe Porcu che partecipò alla firma di questa carta. 

La sua configurazione geografica conferì al paese una particolare importanza come luogo di rifugio nel XVI secolo quando le invasioni barbariche prima, e quelle dei Saraceni poi, minacciavano le coste dell'isola. Pare che proprio l'assalto saraceno sia stata la causa della distruzione del paese-di Uras e del paesino che sorgeva nella località Santa Suia. Gli abitanti di quest'ultimo sarebbero scampati alla morte trovando rifugio nel centro abitato di Morgongiori. Lunico elemento ancora presente ancora oggi di Santa Suia è la chiesetta, restaurata in tempi recenti.

Durante il periodo feudale il paese passò sotto l'egida del Marchesato di Oristano per essere successivamen­te conglobato nella contea di Quirea, sotto il feudo dei Carroz. Nel 1603 la contea divenne un marchesato e un feudo dei Centelles e poi degli Osorio. Quest'ultima famiglia governò fino agli anni Quaranta del 1800 quando i Savoia riscattarono il sistema feudale.


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