La Torre di S. Giovanni, così denominata per essere vicina alla chiesa di S. Giovanni di Sinis, fu costruita tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo sulla sommità dell’altura (50 m s.l.m.) che sovrasta l’area archeologica di Tharros. Di notevoli dimensioni e con ampio dominio visivo sul Golfo di Oristano e verso il mare aperto, era armata con cannoni e spingarde e presidiata da una guarnigione composta da un alcaide, un artigliere e quattro soldati. La torre fu costruita, si suppone, sui resti di un nuraghe monotorre e di una torre punica, con pietre di spoglio dell’antica città di Tharros; essa si compone di due corpi cilindrici sovrapposti con un diametro di base di 14 m e un’altezza complessiva di 15 m. L’ingresso si apre ad una quota di circa 8 m da terra, raggiungibile oggi tramite un vano scala esterno realizzato nell’Ottocento; un’ampia sala circolare voltata a cupola, illuminata dall’alto tramite un lucernario, presenta sul pavimento una botola che permetteva l’accesso alla cisterna per la raccolta dell’’acqua piovana, mentre intorno si collocano il caminetto e il locale della “santabarbara”. Sulla terrazza, accessibile tramite una scala interna, nella seconda metà del XIX secolo, quando la torre fu presidiata per reprimere il contrabbando, furono edificati due alloggi.