Il monte Gonare area SIC Il monte Gonare si eleva per 1.083 metri circa tra il territorio di Orani e Sarule, il complesso è formato da tre cime: Gonare (1.083 m), Gonareddu (1.045 m) e Punta Lotzori (976 m). La montagna è riconoscibile da lontano per il suo inconfondibile profilo triangolare.
Dal punto di vista geomorfologico è costituito da rocce calcaree, la zona circostante appare molto varia con affioramenti di graniti; le aree pianeggianti dell'altopiano sono interrotte dalle ripide e scoscese pareti delle vallate, ricoperte da una fitta e rigogliosa vegetazione.
La flora è composta da specie come la roverella (Quercus pubescens), il leccio (Quercus ilex), l'agrifoglio (Ilex aquifolium), l'orchidea maschia di Sardegna (Orchis mascula ichnusae), la felce florida (Osmunda regalis), la rosa di montagna (Paeonia mascula), il giglio marino (Pancratium illyricum) ed il trifoglio di Moris (Psoralea morisiana)
Da qualche anno l'area del Monte Gonare fa parte del SIC (Sito d'Interesse Comunitario), che si estende per circa 900 ettari, e comprende parte dei territori di Orani e Sarule. Istituito per salvaguardare la biodiversità per mezzo della protezione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche della zona, ribadendo quindi la sua particolare rilevanza in ambito naturalistico. A questo si aggiungono interessanti particolarità in ambito geologico, poiché i graniti, nettamente prevalenti, si innestano in uno strato antichissimo di marmi, databili a 400 o 500 milioni di anni. Per far conoscere il fascino e le bellezze del SIC è stata attuata una campagna di sensibilizzazione, che prevede un'incontro-convegno annuale, seguito da un'escursione guidata all'interno dell'area. Tra le tante varietà floristiche tipiche, la Peonia (rosa 'e monte), pianta di grande valore naturalistico per il territorio locale, costituisce il simbolo del circuito ambientale finalizzato alla promozione turistica della zona che si concretizza con La Festa della Peonia; si tratta di un gemellaggio con la Germania e il suo narciso. Grazie a rosa 'e monte e narciso ogni anno si incontrano il Dipartimento di Botanica dell'Università di Sassari e quello dell'Università di Bonn con le loro rispettive comunità.
Monte Gonare tra storia e leggenda Sulla cima più elevata, che regala al visitatore un panorama straordinario, tra querce, castagni e lecci, sorge un santuario dedicato alla Madonna, meta di pellegrinaggio dei fedeli di tutta la Sardegna. La chiesa fu eretta dai monaci Basiliani , in questo luogo considerato sacro fin dal nuragico, sovrapponendosi così al culto pagano.
Secondo la leggenda fu fondato da Gonario II giudice di Torres. Si racconta che Gonario, al rientro nell'isola da un pellegrinaggio in Terra Santa, fu sorpreso da una tempesta. Per scampare al naufragio, fece voto alla Vergine di innalzarle un tempio sul lembo di terra che gli fosse apparso per primo e che fu, appunto, il Monte Gonare. Il santuario risulta già famoso nel Cinquecento e frequentato dai fedeli di tutta l'isola.
L'area presenta la persistenza di elementi arcaici legati al culto delle pietre che acquisiscono una nuova funzione con la commistione della religione cristiana.Tutto il sentiero che conduce dalle cumbessias alla chiesetta è segnato da pietre considerate magico-devozionali: infatti dal punto dove la Vergine avrebbe poggiato la mano, viene ricavata una polvere a cui si attribuiscono virtù terapeutiche.
La festa della Madonna di Gonare, considerata una delle più importanti e suggestive di tutta l'isola ha tre date, 25 marzo, 28 di maggio e 8 settembre. In quest'ultima data la funzione religiosa è preceduta dalla novena, ed è accompagnata da canti in lingua sarda (gosos). L'evento è molto sentito, in quanto vi partecipa un gran numero di persone che raggiungono il santuario, anche a piedi, percorrendo antichi sentieri. Questa festa è descritta nel romanzo di Grazia Deledda Le vie del male.