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Lotzorai (NU)
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Descrizione
Il territorio di Lotzorai fu popolato fin dai tempi più remoti. Il territorio di questo piccolo comune dell’Ogliastra è infatti ricchissimo di reperti di epoca prenuragica e nuragica, che ne testimoniano la storia plurimillenaria.
Di grandissimo interesse storico e archeologico è la grande necropoli prenuragica di Tracucu, con le sue venti Domus de Janas. Queste costruzioni, la cui tradizioni in italiano è “case delle fate” sono antichissimi sepolcri di epoca compresa tra il neolitico recente e l’età del bronzo. Questi sepolcri venivano scavati nella roccia, e sono presenti in tutto il bacino del Mediterraneo, ma la Sardegna è senza dubbio la zona che ne è più ricca. Altri importanti resti si trovano in località Su Tancau – Sa Murta (dove sono presenti altre Domus de Janas) e nel suggestivo bosco di Su Padentinu. Un nuraghe si trova invece in prossimità della chiesa di San Tommaso.
È in epoca medievale, e per la precisione nel 1117, che si ha la prima attestazione del nome attuale di questo paese, che da allora ha subito diverse dominazioni, ha vissuto diverse vicissitudini ed è stato teatro di eventi rimasti nella leggenda. Qui, infatti, si dice che naufragò la nave della Principessa di Navarra, figura molto amata e molto presente nell’immaginario degli abitanti dell’Ogliastra. La principessa era una nobile spagnola che stava navigando verso il suo sposo, un nobile del Giudicato di Arborea.. Le sue navi però naufragarono, lasciando pochi scampati, tra cui la principessa stessa e una statua della Madonna che lei aveva fatto realizzare. Fu così che decise di erigere una chiesa per ringraziare la Vergine di averle dato la salvezza, e la costruì con l’aiuto di un nobile locale.
La chiesa e l’uliveto che venne piantato nella stessa occasione rimasero un luogo di devozione per secoli, fino all’abbattimento dell’edificio, dovuto alle sue pessime condizioni e avvenuto nel 1950, in un’epoca in cui purtroppo non si prestava ancora sufficiente attenzione ai tesori della Sardegna. Oggi ancora i pellegrini si recano all’uliveto piantato dalla Principessa di Navarra in occasione del 15 di agosto.
Un altro grande resto della storia di Lotzorai è il Castello di Medusa, luogo legato anch’esso alla figura della Principessa di Navarra e che custodisce, secondo le leggende locali, grandi misteri.
IL CENTRO STORICO
L’evoluzione del centro abitato,è stato favorito principalmente dalla costruzione delle prime strade carrozzabili a partire dal 1850.
Fino ai primi del ‘900 il centro abitato era completamente sviluppato sulle due collina e circondato da massi granitici che lasciano libera la visuale verso Sud-Est, le costruzioni presenti erano divise tra Lotzorai dove troviamo la chiese di Sant’ Elena e la parte di Donigala dove troviamo la chiesa di Santa Barbara.
Il miglioramento delle condizioni economiche favorite anche dalla costruzione delle nuove strade viste in precedenza favorisce la crescita demografica e materiale del paese.
Negli anni successivi il 1900 l'edificazione si spinge verso i terreni comunali situati all'esterno del centro abitato e verso il 1955 si va a crescere sempre di più che porterà alla sua attuale configurazione.
Negli anni '80, e praticamente fino ai giorni nostri continua l'espansione del centro abitato che porterà all’ unione dei due nuclei urbani, collegati tra loro da un unico asse viario dove Il nucleo più antico posto a monte mentre il nucleo più recente è posto a valle in una zona
relativamente pianeggiante.
Il tipo più antico è la casa a ” corte”, quelle più grandi dei maggiori proprietari terrieri e quelle più piccole dei braccianti. Costruzioni con una struttura semplicissima, disegnata con accorgimenti pratici in cui tutto è essenziale e funzionale, non c’è nulla di superfluo. Un muro che recinge la corte, un portico chiamato “lolla”, i vani di abitazione, in genere, disposti su uno stesso piano e sopraelevati di pochi centimetri rispetto al livello del cortile; il forno, il pozzo ed un’unica porta d’accesso al cortile. Il fenomeno della terziarizzazione dell’uso degli immobili è particolarmente marcato nella Via Roma (Via di particolare traffico, in quanto transito obbligato tra l’alta Ogliastra e Cagliari). Gli esempi più significativi, e più validi dal punto di vista storico-architettonico, per le case a corte nel Centro storico di Lotzorai sono riscontrabili nei seguenti isolati: Alcune delle suddette case a “corte” formano delle quinte su Vie e piazze particolarmente interessanti.
IL CENTRO DI LOTZORAI
Lotzorai sorge tra due fiumi: Il Pramaera e il Girasole, al centro di una pianura molto fertile. Oggi è una ridente cittadina di 2200 abitanti. La distanza dalla costa varia da poche centinaia di metri a circa 1 km, la sua altezza media è di 11 metri sul livello del mare. Il centro nasce in una zona leggermente più alta chiamata "Cuccureddu". Il resto del paese si sviluppa intorno alla Via Roma che sarebbe la via attraversata dalla Statale n°125 e le Vie Dante e Milano;Partendo da Ovest degrada verso la piana ad Est fino ad allungarsi nella via Dante, strada che congiunge il centro cittadino con il rione di Donigala e il Mar Tirreno.