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Irgoli (NU)

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Localizzazione

Stato: Italia
Regione: SARDEGNA
Provincia: Nuoro

Territorio

Nome in dialetto: Irgòli
Altitudine: 26.00 m s.l.m.
Superficie: 75.30 km2
Abitanti: 2250

Altre informazioni

Nome Abitanti: Irgolesi (irgolesos)
Patrono: Non pervenuto il Non pervenuta
Prefisso: 0784

Contatti

Email Comune: [email protected]
Telefono Comune: 078497401

Stemma

Gonfalone

Descrizione

Al viaggiatore del passato non saranno certo sfuggite le marcate analogie tra le usanze dei pastori raccontati da Omero con quelli della Sardegna centrale.

L'anello di congiunzione andrebbe cercato nelle gesta di avventurieri ansiosi di scoprire nuove terre che, giunti al mare, risalirono il corso dei fiumi. Più d'uno si fermò subito.

Così piace pensare ad un lontano manipolo di ardimentosi ellenici che, approdati alla foce del Cedrino e scoperta la terra fertile piano, abbiano deciso di impiantarvi i primi insediamenti.

Irgoli, magari, du uno di questi... Per le certezze bisogna risalire ad epoche più vicine, sino a scoprire, per esempio, che il borgo nell'anno 1600 contava all'incirca 300 abitanti. Quel popolo era per la gran parte composto da allevatori, che pascolavano le greggi nelle alture circostanti, e da contadini, perennemente in lotta con gli umori del Cedrino, decisivo per la fertilità dei terreni, ma anche impietoso con gli improvvisi e nefasti allagamenti.

A partire dal Medio Evo, il paese condivise le sorti del Giudicato di Gallura, conobbeil dominio dei Pisani ed anche quello degli Aragonesi.

Infine, l'autonomia che ha inizio a partire dalla metà del 1800.

Irgoli vanta un comunale di 7500 ettari circa ed una popolazione stimata in 2300 abitanti. L'altezza massima è il Monte Senes (mt. 862).

Il territorio

Il territorio di Irgoli, che fa parte della vasta regione delle Baronie (Sardegna centro orientale) si presenta come una sintesi stupefacente e fedele della storia geologica della Sardegna.

Così, forti dei loro 400 milioni di anni, evidenti fasce scistose percorrono la tormentata cresta che da Monte Senes porta a Punta Palumbas.

È quanto rimane della irriducibile copertura di rocce metamorfiche cristalline che impedì la fuoriuscita di una immae massa di magma, costringendola a raffreddarsi nel sottosuolo dove originò i graniti.

Fu l'orogenesi ercinica, che smosse intere montagne e causò immense fratturazioni, a dare la spinta decisiva per la fuoriuscita del granito. Che è la componente principale e più caratterizzante, con eleganti fantasie di forme e profili, del paesaggio del territorio di Irgoli.

Intanto, circa 180.000 anni fa, in pieno mesozoico, parte delle terre sono state invase dal mare. Il successivo accumulo di sedimenti si sollevò ed emerse dalle acque originando il sistema montuoso dei calcari; nelle Baronie sorsero il Monte Tuttavista, ed il Monte Albo, in cui una piccola appendice appartiene al Comune di Irgoli. Infine il paesaggio di pianura.

Tre-quattro milioni di anni fa, una nuova fase virulenta delle eruzioni vulcaniche creò delle vere e proprie dighe di basalto, che impedirono alle acque di raggiungere il mare e favorirono il deposito dei sedimenti trasportati dai fiumi.

Quando il fronte di basalto si infranse, le acque di scorrimento, rubando spazio al mare, spinsero quelle lacustri e quelle marine sino a modellare l'aspetto attuale della grande piana delle Baronie, compresa la porzione di Irgoli.

Questo territorio è abitato da una fauna ricca e preziosa. Le colline aperte, cove cacciano la poiana ed il gheppio, ospitano pernici, lepri e, localmente, conigli selvatici, mentre la macchia fitta ed il bosco danno ricovero a numerosi cinghiali, volpi ed un'infinità di piccoli uccelli, prede preferite dall'astore e dallo sparviero.

Ma su tutto aleggia un grande rimpianto. Insieme alle grandi foreste, che furono in gran parte estirpate per produrre carbone e far posto al pascolo (la testimonianza più significativa è sicuramente il bellissimo bosco di Talachè), è scomparso il cervo sardo. Ma un vecchio progetto di reintroduzione, caro al Comune di Irgoli e alla Comunità Montana delle Baronie e mai del tutto abbandonato, lascia un varco alla speranza di un suo possibile e atteso ritorno.

Come arrivare

Da CAGLIARI, sono Km. 220 circa.
Percorrere la SS 131 direzione Sassari sino al bivio di Abbasanta e imboccare la SS 131/dir. proseguire in direzione di Nuoro, superato il Capoluogo Barbaricino, proseguire per la Siniscola-Olbia, allo svincolo del bivio Lula-Dorgali-Orosei, prendere la SP 125 direzione Orosei sino al bivio per IRGOLI.

Da SASSARI, sono Km. 150 circa.
Percorrere la SS 131 direzione Cagliari sino al bivio di Macomer e imboccare la SS 131/dir. proseguire in direzione di Nuoro, superato il Capoluogo Barbaricino, proseguire per la Siniscola-Olbia, allo svincolo del bivio Lula-Dorgali-Orosei, prendere la SP 125 direzione Orosei sino al bivio per IRGOLI.

Da OLBIA, sono Km. 80 circa.
Percorrere la SS 131/dir direzione Nuoro, superare Siniscola e proseguire sino allo svincolo del bivio Lula-Dorgali-Orosei, prendere la SP 125 direzione Orosei sino al bivio per IRGOLI.


8 Da visitare

Chiesa Parrocchiale di San Nicola di Bari

Complesso nuragico di 'Janna e Pruna'

Fonte sacra di 'Su Nottante'

Murales di Irgoli

Museo Archeologico - Antiquarium Comunale

S'Untana 'e su Zigante

Sa conca 'e mortu

Sa Tumba 'e su Zigante di Othieri

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