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Belvì (NU)

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Localizzazione

Stato: Italia
Regione: SARDEGNA
Provincia: Nuoro

Territorio

Nome in dialetto: Brebì
Altitudine: 787.00 m s.l.m.
Superficie: 18.10 km2
Abitanti: 569

Altre informazioni

Nome Abitanti: Belviesi (erbiesos)
Patrono: Sant'Agostino il 28 agosto
Prefisso: 0784

Contatti

Email Comune: [email protected]
Telefono Comune: 0784629216

Stemma

Descrizione

L'agro del territorio del Comune di Belvì, che si estende per circa 1889 ettari, è costituito da declivi montani ineguali e presenta una flora abbastanza variegata a seconda dell'altitudine e delle condizioni climatiche. All'interno del suo territorio possiamo distinguere, in particolare, boschi di leccio, quercia, roverella, agrifoglio. Fra gli alberi da frutto predominano sicuramente il nocciolo la noce ed il castagno, di cui si conservano ancora alcuni splendidi esemplari secolari.

Nelle aree rocciose, ventose e soleggiate, è possibile scorgere il ginepro, l'ulivo ed il pero selvatico.

Molto diffusi, in quasi tutto il territorio, sono il cisto, l'erica scoparia, il corbezzolo e la ginestra.

Fra le specie faunistiche, grazie alla tutela e conservazione del territorio, sono presenti principalmente il cinghiale, la donnola, il corvo, l'astore, la volpe, il picchio, il verdone, la rondine, il colombaccio e la ghiandaia.

Il clima è in media caratterizzato da estati non molto calde, anche grazie alla ricca vegetazione, ed inverni non particolarmente rigidi con sporadiche nevicate.

Gastronomia

Il dolce tipico di Belvì è “il caschettes” che si distingue per la sua originalità e particolarità. Questo dolce ha origini remote che risalgono al 1600, veniva presentato nelle occasioni più importanti della vita sociale della comunità, in particolare durante i matrimoni, quando veniva offerto dallo sposo alla sposa per omaggiarla, e durante le feste religiose più sentite dalla comunità.

Uno degli aspetti più importanti è la lavorazione, in particolare la sfoglia finissima che lo contiene e che dà al dolce quell’aspetto così unico e particolare. Tale sfoglia era fino a qualche decennio fa lavorata e stirata interamente a mano o con l’ausilio di un semplice mattarello, ottenuta così sottile e trasparente quasi per magia.
Ancora oggi gran parte della lavorazione si effettua a mano, quindi artigianalmente sebbene vi sia l’aiuto di macchine per la stiratura della sfoglia finissima. Vi sono diverse tesi circa la forma tipica del dolce alcuni la interpretano come il velo della sposa altri come una rosa e altri ancora come un semplice frutto della fantasia.


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